Giovane e bello, Pietro è un aitante calciatore senese di origini siciliane. Un’infanzia serena, si è trasferimento dalla Sicilia in Toscana a 7 anni. Adolescente tranquillo, oggi vive in un piccolo centro in provincia di Siena con i genitori, “con i miei ho un rapporto splendido: sono giovani e hanno molta fiducia in me: sto bene a casa con la mia famiglia, perché è come se abitassi da solo”, ha una sorella di 15 anni e un fratello di 22.
La sua donna ideale la immagina “con gli occhi chiari, bella, che mi sappia coinvolgere e che stia bene con i miei amici, insomma che condivida i miei interessi e, nonostante tutto questo, non scommetterebbe troppo sulla sua capacità di essere fedele. Si definisce schietto ma anche molto disponibile all’ascolto e aggiunge “purtroppo non sono molto sensibile e credo di essere un po’ presuntuoso”. Ha tante conoscenze, “sono abituato a stare con tanta gente ma non mi adatto a tutto, ho le mie idee e quando siamo in gruppo io sono il punto di riferimento.
Ho pochi veri amici e solo con loro ho un rapporto confidenziale, ma ogni tanto mi piace anche isolarmi, sto bene anche solo con me stesso”. Ama l’abbigliamento e la moda, si diverte a giocare a poker e odia i raccomandati. Simile a un gladiatore moderno, il suo motto è “non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta”.
Davide è un ragazzo ‘all?antica’ nell?aspetto e nella personalità: ama l’abbigliamento classico ed elegante, tiene alle tradizioni e ai valori e su tutto apprezza il garbo. Lavora fin da quando aveva 18 anni, quando ha smesso di giocare a calcio da professionista; inoltre aiuta come volontario le persone in difficoltà, per questo da poco ha ricevuto la carica di Cavaliere di Malta. Vive con i genitori, che stima molto e a cui è molto legato: “la famiglia è quello che sei: io sono fortunato, mi hanno educato in maniera rigida, ma oggi li ringrazio.
Mio padre è un grande lavoratore, mia madre una grande madre. Per me hanno fatto tantissimo”. Ha un fratello, Riccardo (“è un fratello, un padre e una guida”). Si definisce responsabile (“Lo sono da sempre, mio padre mi trattava come un piccolo uomo più che come un ragazzino, ma ho sempre avuto un filo di ribellione nel dna”), ma anche disponibile, cordiale e generoso: “sono un tipo che fa facilmente amicizia, amo la gente ed ho molti conoscenti che mi stimano. Gli amici davvero importanti, però, sono pochi e come fratelli”. Davide è molto attento alla forma, ma ama la semplicità, la spontaneità, mentre non tollera la maleducazione e l’inciviltà. Ha avuto una storia importante con una ragazza del liceo, finita due anni fa e una con una donna più grande di lui. A proposito del gentil sesso confessa: “sono un esteta e un cultore della donna, amo la delicatezza, la compostezza, vorrei una donna che mi facesse sentire importante, che sappia darmi dolcezza, intelligenza”.
A proposito di fedeltà, invece, aggiunge: “se una compagna riesce a darmi tutto non ho bisogno di tradire, ma poichè sono parecchio sensibile alla femminilità e al buongusto, mi è capitato di scivolare”. Oggi dice di essere sereno, “però spesso vivo crisi esistenziali, perché sono ambizioso e soffro la mediocrità. Lavoro molto e guadagno troppo poco, la mia ambizione è diventare ricco e una persona che lasci il segno, essere davvero qualcuno”.
Bellezza mediterranea, anzi salentina, dal temperamento passionale e deciso, Francesca è molto comunicativa, anche se si definisce una ragazza “perennemente malinconica mascherata da espansiva”. La sua prima passione è il canto, nei suoi sogni c’è un agriturismo e molti figli da poter far crescere in un ambiente sano (“sono poetica per sbaglio”). Francesca è insegnante alle scuole superiori e ha partecipato due volte al concorso di bellezza di Miss Italia, per questo dice di essere un’autentica trasformista, “mi piace giocare con i travestimenti, sono un po’ zingara e un po’ rock”.
Ha un rapporto molto intimo con i genitori e il fratello minore di 16 anni, anche se tiene più di tutti ai suoi nonni, con i quali ha vissuto per molto tempo. Ha avuto un’infanzia difficile, “sono stata molto sola, cambiavo spesso città per via del lavoro dei miei. Il mio primo amore mi ha cambiato la vita e ho superato tutte le mie insicurezze”. Dopo due storie importanti, oggi Francesca è single e confessa che il suo uomo ideale dovrebbe essere colto, ironico e saggio, “accade difficilmente che io mi innamori, ma quando succede do tutto senza rimpianti, tolgo tutte le maschere”.
Si definisce “una persona solitaria, ho bisogno dei miei spazi e non mi piace se li invadono. Per Francesca i suoi amici più intimi sono veri e propri “compagni di viaggio, l’amicizia è un rapporto alla pari, un momento per risolvere insieme i problemi e condividere il proprio star bene, senza angosce”. Ciò che più la diverte sono l’ironia e la spontaneità, mentre non sopporta le persone noiose. Oggi Francesca è felice, “sono soddisfatta di me, ho raggiunto traguardi importanti”.
Rosa, napoletana spontanea e ‘verace’, studia Giurisprudenza all’Università e per mantenersi lavora come indossatrice. Vive con i genitori e il fratello minore di 19 anni, “ho una bellissima famiglia, mia madre è giovane, quindi siamo molto amiche, così come lo sono con mio padre, anche se lui è più geloso. Invece con mio fratello, dopo aver provato una gelosia maniacale quando è nato, siamo ‘simbiotici’. E infine i miei nonni materni, che sono i miei secondi genitori”. Si definisce fin troppo sincera e sensibile, “da piccola non ero serena per via del mio aspetto fisico, sembravo molto più grande delle ragazzine della mia età, quindi uscivo poco e non avevo amiche.
Oggi invece sono serena e ho trovato il mio equilibrio, ma solo con la mia migliore amica sono veramente me stessa”. Rosa è single, ha avuto tre storie importanti e, di recente è finita anche la relazione con un suo coetaneo. Rosa confessa di essere attratta “dai ragazzi mori con gli occhi verdi, anche se i miei fidanzati non sono mai stati così!”. In un uomo cerca soprattutto “il rispetto, la sincerità e la semplicità, non mi piacciono i palestrati né i tipi ‘sopra le righe'”.
Rosa ha molti progetti: “realisticamente la mia prima ambizione è diventare magistrato, mentre il mio sogno nel cassetto è diventare attrice di teatro”. Ha un motto: “chi m vo’ bben appress m’ven'”. Nella Casa, pensando alla convivenza, spiega: “di solito mi so adattare a tutte le situazioni e sto bene con tutti, ma non mi si deve dare motivo di discussione, perché se mi fanno arrabbiare reagisco male”. Con sé porterebbe il suo diario segreto.
Spiritosa ed irrequieta, Cristina è una ragazza milanese molto vivace, figlia unica di una famiglia di origini calabresi. E’ cresciuta con un’educazione rigida alla quale si è ribellata molto presto, “ho vissuto un’adolescenza travagliata, rifiutavo di essere come volevano i miei genitori, volevo vivere la mia vita ed ho tentato in tutti i modi di dimostrarglielo con piercing, atteggiamenti e abbigliamento”. A 20 anni lascia la casa dei suoi per andare a vivere da sola, “avevo bisogno di imparare ad essere indipendente, ma ho condotto una vita sregolata”.
Oggi è tornata in un piccolo centro della Calabria, dove lavora come redattrice in un giornale locale, vive con il suo fidanzato Alessio e la famiglia di lui e confessa: “vorrei portare i miei qui con me, la lontananza ci ha consentito di costruire un rapporto più delicato e consapevole”. Oggi è soddisfatta: “è un periodo bellissimo della mia vita, ho fatto la scelta giusta, qui ho trovato la mia dimensione”. Si definisce trasparente e allegra, ma anche “malinconica, ho paura della solitudine”.
Le sue amiche migliori sono sparse tra Milano, New York e Londra, ma si è costruita molte amicizie anche nel suo nuovo ambiente: “mi faccio sempre tanti amici perché sono una specie di ‘giullare’ che fa ridere tutti”. Non tollera l’arroganza, la prepotenza e le ingiustizie e confessa di avere un unico grande sogno: “aprire una galleria d’arte che sia uno spazio espositivo dove riunire artisti underground che altrimenti non avrebbero visibilità”.
Fisico statuario e chioma leonina, l’aspetto appariscente di Norma nasconde un carattere schietto e un animo delicato. Figlia unica, madre congolese e padre italiano, Norma è nata in Africa e tre mesi dopo è arrivata in Italia; ha perso il padre all’età di 8 anni, “un evento che mi ha segnato profondamente e mi ha creato molti problemi”. E’ cresciuta sola con la madre, una donna presente con la quale però ha avuto un rapporto conflittuale durante l’adolescenza: oggi il loro legame è più sereno anche grazie alla buona intesa col compagno della madre.
Norma è innamorata da alcuni anni di un uomo, anche lui ballerino, con cui convive da poco a Torino, dopo aver vissuto a lungo un rapporto a distanza per via del lavoro di entrambi. Confessa che il suo uomo ideale deve essere “prestante e intelligente, fedele, simpatico e poi mi deve far sentire piccola e unica”. Si definisce generosa e disponibile con gli altri e ama le persone oneste e leali; dei suoi amici racconta: “non ho un rapporto morboso con loro perché gli amici veri, che sono pochi, sono quelli che non ho bisogno di sentire e vedere spesso, proprio perché c’è un rapporto profondo e vero”. Le persone buffe e la comicità intelligente sono le cose che più la divertono, mentre ciò che più la irrita sono l’ignoranza e le persone che per emergere svalutano gli altri.
La particolare sensibilità di Norma la rende molto critica con sé stessa, “sono contenta di quello che ho, ma sono ancora insoddisfatta di me, vorrei qualcosa di più, ho molti rimpianti perché voglio fare sempre tante cose ma spesso non concludo niente”. Norma ha diversi progetti, “la laurea in dietistica, un musical prodotto da me” e un grande sogno: “l’Italia meno razzista”. Il suo motto: “mai arrendersi”.
Nando è un ragazzo semplice. Il suo motto? “La mattina ti alzi per andare a lavorare, nel weekend ti alzi per divertirti”. Nato e cresciuto in periferia, Nando si definisce “buono, tranquillo, burlone, il classico compagnone”. Nando è un operaio e ha lavorato fin da quando aveva 12 anni, ma ora si dice soddisfatto degli obiettivi raggiunti (anche se, solo in piccola parte, è socio della ditta per cui lavora). Ama andare in palestra, stare con la sua famiglia, è legatissimo alla nonna materna, che vorrebbe addirittura portare con sé nella Casa, e divertirsi con gli amici. Va d’accordo un po’ con tutti, “anche con il compagno di mia mamma”.
La sua infanzia è stata “felice, anche se sentivo spesso la mancanza di mio padre, soprattutto quando andavo a giocare a pallone”. Ha avuto una relazione sentimentale travagliata, durata quattro anni, a causa della quale ha perso molte amicizie, ma adesso è pronto a rimettersi in gioco “ora ho capito come sono fatte le donne”. La sua donna ideale dovrebbe “avere la carnagione scura, gli occhi verdi, i capelli castani, un corpo atletico e il seno grande”. Per il resto non chiede poi tanto: “l’importante è che sia simpatica, che sappia divertirsi e che mi voglia bene”.
Ama i film tutti ‘muscoli e azione’ (“Rocky, Rambo”), ascolta Renato Zero e la lettura non è il suo forte, “non ho mai letto libri”. Si affeziona facilmente alle persone, “forse a volte sono anche un po’ frettoloso, sbaglio nei modi”, quando si rilassa diventa un mattacchione. Ha un solo amico “molto vicino, ci vogliamo bene, ci confidiamo e non ci nascondiamo niente”. Quello che proprio non sopporta sono le bugie.
Ferdinando Giordano, 25 anni, originario della provincia di Salerno e di professione commesso, si prepara ad entrare nella casa del Grande Fratello 11. E’ lui il già famoso figlio del boss della camorra: a svelare la sua identità L’Unione Sarda di oggi, che è riuscita là dove molti hanno fallito e in barba alla riservatezza degli autori, che ieri nella conferenza stampa di presentazione del reality hanno confermato la presenza del figlio del boss, senza però andare nei particolari.
Un fardello pesante quello che da sempre accompagna Ferdinando Giordano, 25enne della provincia di Salerno, quello di essere figlio di un boss della camorra, etichetta ohe il GF 11 ha finito per consacrare sui media italiani. Lui però non ha niente a che fare con l’attività del padre, morto da anni.
Va detto che come hanno riferito ieri gli autori in conferenza stampa, Ferdinando ha raccontato senza remore e senza particolari timori i trascorsi famigliari: lui si è costruito una vita diversa, lontano dalla famiglia, trasferendosi a Roma con la madre e la sorella, lavorando come commesso in un negozio del centro e che può contare solo su un diploma di terza media e sulla sua voglia di andare avanti, senza tradire i suoi valori. A lui la scelta di raccontare la sua storia agli altri concorrenti, un po’ come accadde l’anno scorso con il FtM Gabriele Belli.
L’identità del Cavaliere di Malta che si appresta ad entrare nella casa del Grande Fratello 11: si tratta di Davide Roberto Baroncini, siciliano, che frequenta l’università di Catania e milita nell’Altletico Pedara, squadra di calcio di Prima Categoria che fa capo a una cittadina della provincia catanese di circa 10.000 abitanti.
E’ iscritto alla Facoltà di Economia dell’Università di Catania, ma come professione (anche se non può vantare proprio un cartellino da professionista) fa il calciatore. Pare faccia parte dello spogliatorio dell’Atletico Pedara, squadra dalla quale proveniva un altro ex fratellino, Tullio Tomasino del GF10.
Appartiene all’Ordine dei Cavalieri di Malta, nato intorno alla prima metà dell’XI secolo come ordine ospedaliero benedettino presso l’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, quindi conosciuti come Cavalieri di Rodi e in seguito come Cavalieri di Malta; dopo la prima crociata, si è trasformato in ordine religioso cavalleresco cristiano dotato di un proprio statuto a cui fu affidata la cura e la difesa dei pellegrini diretti in Terra santa.
Sheila Capodanno, la giornalista di gossip che lavora per la web tv Starlit.tv di cui si è parlato nei giorni scorsi. Ha 28 anni è di Napoli, ma da nove anni vive a Roma, e si definisce “una strafiga con la cellulite“. Il segreto della sua ’sicurezza’? Indossare la mutanda giusta: “Non esco mai senza la mutanda giusta, ti fa sentire femminile e sicura“.
Sguardo sensuale quello scelto nella foto del suo profilo di Facebook, ma alle telecamere del Grande Fratello 11 per il suo video di presentazione, Sheila Capodanno si è presentata come una folle replica della Susan di Madonna di Cercasi Susan Disperatamente, un po’ più colorata. Se il carattere si vede dall’abbigliamento, di grinta la ragazza ne ha da vendere.
Direttore responsabile della web tv Starlit.tv, Sheila si definisce una Bambi travestita da Rambo: “Sono dolce, ma nessuno mi frega“, caratteristica necessaria nel suo lavoro, nel quale non fa sconti a nessuno. “Non so perché, ma i vip che intervisto mi raccontano tutti i fatti loro“. Non si può dire che sia una modella: è tondetta ed esuberante e per prima dichiara di non essere bella; ma questo non vuol dire che non si senta “una strafiga con la cellulite“.