Un passato difficile e un volto da “bravo ragazzo”, Danilo è un simpatico barista con la passione per i tatuaggi e, ad accompagnarlo, un profondo senso della fede. Si definisce semplice, generoso e sempre disponibile. Cresciuto in una zona difficile di Bari, oggi vive con il fratello Fabio, 24 anni (“lui è tutto, un fratello, un padre e un amico”) e i genitori, con cui sta recuperando un legame dopo esser stato tanti anni lontano da casa.
Il padre, dopo aver saputo che il figlio undicenne aveva commesso piccoli reati, chiese, disperato, l’aiuto del parroco Don Antonio. Danilo viene mandato a vivere in una sorta di “casa famiglia” legata alla chiesa per circa un mese. Ma i litigi con i genitori continuavano e Danilo decise di andare a vivere con i nonni. Purtroppo Danilo ha continuato a fare piccoli furti e a condurre una vita ribelle fino alla morte della persona più importante della sua vita, la nonna. “Mia nonna era come una mamma e, quando è morta, ho sentito qualcuno che mi toccava e mi diceva vieni in chiesa: in quel momento è cambiato tutto, la mia vita, la mia testa”.
Da poco tempo, per via delle condizioni di salute del nonno, Danilo è tornato dai genitori: “ma la mia famiglia sono la mia fidanzata e mio fratello”. Danilo è “felicemente superfidanzato” da 4 anni con Angela, 19 anni: “è la storia e la persona più importante della mia vita, fra due anni la voglio sposare”. Racconta di avere una vera e propria fissazione per l’ordine e la pulizia anche nell’abbigliamento, ammette di voler stare sempre al centro dell’attenzione e di detestare le prese in giro. L’oggetto che porterebbe con sé nella Casa è il rosario della nonna.
Salernitana, bellissima , genuina , Adriana è una ragazza molto emotiva e vivace: lavora fin da quando aveva 14 anni per aiutare la famiglia e perché ama essere indipendente, studia per diventare assistente sociale e si divide tra il lavoro diurno di insegnante di ginnastica ritmica e il lavoro notturno in discoteca.
Vive con sua madre Lucia, 44 anni, con una sorella di 23 anni, con il fratello di 9 e con la figlia della sorella piccola appena nata. Ha anche un’altra sorella nata dall’unione del padre con l’attuale compagna. I suoi genitori, infatti, si sono separati prima che lei nascesse. Adriana con il padre non ha mai avuto alcun rapporto e, a causa degli impegni lavorativi della madre, ha trascorso la sua infanzia con la nonna materna: “la chiamo mamma”.
Adriana detesta la solitudine e “credo di essere sempre stata fidanzata per la mancanza della figura paterna che mi ha sempre spinto a cercare una persona che mi curasse e mi sostenesse, tanto che mia madre dice che, a volte, mi accontento”. Subisce il fascino del ‘fisico da calciatore’, ma detesta i ‘dongiovanni’ e gli uomini dall’aspetto troppo curato (“ha da fa’ l’omm”), mentre non sopporta le donne frivole: “quelle che fanno le oche”. Adriana è una ragazza dal look versatile, “posso indossare indifferentemente un paio di jeans o vestire abiti provocanti”. Il suo motto è: “quello che semini, raccogli”.
Rajae Bezzaz è il classico esempio d’integrazione tra culture. Rajae, mamma marocchina e papà berbero, è musulmana, ma si sente perfettamente a suo agio nei panni della ragazza occidentale. Vive a Bologna con la sorella più grande. I suoi sono separati e la sua infanzia non è stata certo tra le più semplici. Rajae è cresciuta con i nonni, “la separazione dei miei genitori mi ha fatto crescere in fretta ma, in fondo, l’ho presa bene. Cerco di prendere sempre il meglio anche dalle situazioni più brutte“.
Con la mamma ha un ottimo rapporto, “anche se c’è voluto tempo, lo abbiamo costruito con impegno“, non vede il padre da molti anni. Si definisce una ragazza “solare e paziente” ma anche “ingenua e ritardataria”. Ha una passione sfrenata per il cinema ed è molto estroversa: “Vado d’accordo con tutti, mi piace socializzare, non si può vivere da soli. Gli amici veri però sono pochi“. In amore ha le idee molto chiare: “Il mio uomo deve farmi stare bene ed essere intelligente“. Nel suo passato ci sono anche storie con italiani cattolici, “se ci si ama si trova la forza per andare avanti“. Il suo motto è “persistere e vincere”.
Il suo è un look molto ricercato, “mi piacciono i capi vintage, giro spesso per i mercatini alla ricerca dell’accessorio giusto”, e attento ai particolari “mi vesto come piace a me“. Non sopporta la prepotenza, la falsità e l’ipocrisia, non può fare a meno della compagnia degli amici, “incontro sempre gente nuova che ha voglia di divertirsi“. Nella Casa pensa di potersi adattare, “sono un camaleonte, ma nelle situazioni estreme posso perdere la pazienza“. Il suo sogno? “Fare qualcosa per l’umanità intera, qualcosa che rimanga nella storia“.
Emanuele Pagano è una delle due new entry della 14ma puntata del Grande Fratello 11: 25 enne della provincia di Pistoia, con origini napoletane tradite dal cognome, Emanuele si è presentato come carpentiere, ma nel suo curriculum vanta anche esperienze da modello. E in effetti volto e fisico sembrano più che adatti.
Emanuele fa il carpentiere da quando aveva soltanto 15 anni. Ha imparato il mestiere dal papà Gerardo, di origini napoletane. E forse, proprio per questo, quando perde la pazienza perde il suo accento toscano e si lascia andare alle inflessioni napoletane. Emanuele vive con la sua la mamma, casalinga, ed il fratello, poco più grande di lui. Emanuele racconta di aver sofferto molto, in passato, per la perdita della sorellina ma questo dolore lo ha fortificato e, ormai, dice di non temere più nulla.
Ragazzo molto prestante, Emanuele per sbarcare il lunario ha lavorato anche come modello. Attualmente è single e ha intenzione di rimanerci ancora a lungo. Ha avuto una storia molto importante (durata ben nove anni) con una ragazza, finita a causa dei suoi tradimenti. Nella Casa Emanuele non esclude la possibilità di innamorarsi, tantomeno quella di litigare: “quella che proprio non sopporto è la mancanza di rispetto. Se qualcuno dovesse provocarmi, non esiterò a far valere la mia posizione”.
Simpatico, permaloso, sexy e divertente: questi gli aggettivi che meglio descrivono Raoul Tulli, macellaio romano. Lavora nella macelleria dei genitori ed è single da qualche mese. Nonostante le apparenze è un tipo romantico, la sua più importante storia d’amore è durata quattro anni “mi sono accorto di amarla soltanto quando l’ho persa, è lei ad avermi fatto capire cosa sia l’amore“.
Si definisce “piacente” ma anche e, soprattutto, “simpatico“, di contro ammette di essere “molto permaloso e testardo“. Raoul è un esibizionista nato, ma non nasconde di avere anche un lato più riservato e tranquillo. Accetta di buon grado le critiche, “sono una maniera per migliorarsi” e, nella Casa, è convinto di potersi adattare, “so mantenere il self control, anche se in passato qualche stupidaggine l’ho fatta pure io“.
Non sopporta proprio l’ipocrisia e la falsità. Tra le esperienze che più l’hanno segnato, Raoul ricorda quella del servizio di leva. Il mondo militare gli ha permesso di aprirsi un po’ di più.
Età: 24
Data di nascita: 13 novembre 1986
Luogo: Castel San Pietro Terme (Bologna)
Stato civile: celibe
Altezza: 175 cm
Peso: 78 kg
Segno zodiacale: scorpione
Studi effettuati: scuola dell’obbligo
Lavoro: muratore
Una bionda esplosiva dal cuore tenero. Questa è Rosy Muggiulli, ventiduenne di origini baresi che sogna ancora il principe azzurro, “io ci credo, forse cambierò idea, ma per ora ci spero“. Rosy vive in provincia di Parma con il papà (i suoi hanno divorziato), il fratello, che ha un anno più di lei (“io e lui siamo pappa e ciccia, andiamo davvero d’accordo. Tra me e mio padre, invece, c’è rispetto reciproco ma il nostro rapporto è molto freddo“).
Rosy si descrive “solare, dolce e corretta, mi piace avere la coscienza a posto”, ma anche “maniaca del perfezionismo“. Non ha un ideale di ragazzo, ma “lui deve piacermi in tutto e per tutto, anche in un uomo cerco la perfezione. Io guardo ogni cosa, dal capello alla punta dei piedi“, attualmente è fidanzata, anche se da poco tempo: “non siamo ancora innamorati, è troppo presto“. Ha avuto quattro storie importanti, “mi hanno segnato”, in amore dice di essere “fedele e sincera”, così come lo è nelle amicizie. Rosy per lavoro viaggia tanto e non ha la possibilità di vedere spesso i suoi amici: “Le mie amicizie spesso sono amicizie a distanza. Comunque ho pochi amici, quelli più stretti sono soltanto due“.
Ascolta tanta musica ma preferisce le canzoni di Laura Pausini e Gigi D’Alessio. Va spesso in discoteca e il suo idolo è Checco Zalone (“mi piacerebbe un giorno fare un film con lui”). Il suo sogno? “Quello di essere felice, non chiedo poi tanto, per me la felicità viene prima di tutto”. Il suo motto è “mi spezzo ma non mi piego, piuttosto che piegarmi per qualcuno preferisco la morte”. Detesta la falsità e le persone sleali, “sono molto tranquilla come persona, ma se subisco un torto mi scaldo e parte la vena”.
Erinela Bitri è nata in Albania, ma vive in Italia da vent’anni, si sente italiana a tutti gli effetti. “Iperattiva, dinamica, positiva e ottimista“, ma ogni tanto anche un po’ “presuntuosa”. Così si descrive Erinela, Erin per gli amici. Ha una famiglia molto unita (la mamma si è innamorata dell’Italia dopo esserci stata in vacanza, e ha deciso di trasferirsi nel belpaese con tutta la famiglia), ma il suo punto di riferimento è il fratello (“lo adoro e lo amo alla follia, è davvero importante per me“).
In amore non ha un ideale, anche se le piace “l’uomo che mi sa prendere di testa. Io voglio comunicare con il mio uomo, deve essere soprattutto un amico per me“. Single, dopo una storia durata un anno e mezzo con Galileo, si definisce “fedele”, anche se “dipende dalla situazione, anche se partito sempre con l’intenzione di esserlo, ma un ragazzo deve sapermi prendere”. Segue la moda, dice di sentirsi “glamour e maniaca del look, anche se per risparmiare tendo a mixare un po’ di stili“.
Nella Casa non ha paura di confrontarsi con gli altri concorrenti, anche se “non ho proprio un carattere facile, soprattutto perché sono molto attenta all’atteggiamento che le altre persone hanno nei miei confronti“. Selettiva nelle amicizie, non sopporta “l’ipocrisia e la falsità“. Le piace leggere davvero di tutto: tra gli ultimi libri letti, ‘La casta dei radical chic’ di Massimiliano Parente e ‘La solitudine dei numeri primi’ di Paolo Giordano. In Casa porterà qualcosa che le ricordi la mamma. Il suo motto? “Carpe diem“.
Bellezza appariscente e carattere molto determinato (“qualsiasi cosa fai nella vita se ti fa star bene e puoi trarne vantaggio, perché non farla!”), romantica ma anche passionale, Valentina è una ragazza simpatica e coinvolgente. Vive a Roma con il fidanzato, campione mondiale di “muay thai”. Il suo uomo ideale deve essere “alto, spalle larghe, fisico atletico, dolce ma forte e virile”.
Ha due sorelle, una di 30 e una di 15 anni, e un fratello di 29: con loro e con i genitori ha un bel rapporto. Valentina ama vestire un look semplice ma curato (“mi piace vestire bene, indossare la griffe come un jeans e una canottiera“), la cosa che più la fa star bene sono le serate tra amici davanti ad un bicchiere di vino, mentre non tollera l’ipocrisia, la falsità e l’avarizia. Si definisce una donna libera e molto aperta, infatti fin da piccola il suo sogno nel cassetto è costruirsi una famiglia e avere dei figli, ma anche divenire una donna affermata, “non voglio mai chiedere niente a nessuno, tengo alla mia indipendenza“.
Temperamento esuberante e volto espressivo (“si vede subito se non mi piace una persona, non riesco a mascherare le mie impressioni“), il suo motto è “fai del bene e dimentica, fai del male e ricordalo”. Valentina conclude dicendo: “sento che mi manca qualcosa: ho voglia di vivere e di fare nuove esperienze, anche se mi sento molto fortunata, ho una famiglia e tanti amici che mi vogliono bene“.
“Chiacchierone ed estroverso“, ma anche “permaloso, impulsivo, aggressivo e irascibile“. Così si descrive Roberto, ballerino e pr emiliano che per lavoro ha vissuto davvero un po’ ovunque (Lituania, Messico, Thailandia). Nel suo passato c’è una storia familiare molto difficile: abbandonato dalla mamma quando aveva solo tre mesi (“di lei non ne voglio proprio sapere”), è cresciuto con la nonna, che definisce la sua “mamma”.
Non ha un legame forte neanche con il padre, “ho recuperato il rapporto con mio padre da poco, anche se, comunque, lo vedo raramente“. Ha una sorella e una sorellastra. Ha avuto una storia molto importante, trascinatasi per parecchi anni, tra continui tira e molla, “sono stato innamorato soltanto una volta, di lei. Il nostro è un rapporto infinito, siamo tuttora amici“, e ne ha chiusa un’altra qualche mese fa, “per lei mi sono trasferito a Milano, ma era troppo gelosa. Siamo comunque rimasti amici”. La sua donna ideale dovrebbe “avere la carnagione chiara, una tipa nordica”, anche se Roberto dà molta più importanza al carattere di una ragazza.
Su questo infatti ha le idee molto chiare: “dovrebbe essere dolcissima, coccolona, fedele, innamorata e autoironica“. Definisce il suo look “un po’ casual, un po’ a caso”, non presta troppa attenzione ai capi che indossa, anche se ci tiene ad “avere la barba sempre curata”. Nella Casa dice di “potermi adattare, anche se non sono un tipo che si fa mettere i piedi in testa”. Sono tante le cose che proprio non sopporta: “l’ipocrisia, la mediocrità, la falsa umiltà, i falsi perbenismi…”. Roberto viaggia molto, “ho conoscenti dovunque vado, anche perché faccio amicizia molto facilmente”, e tra i suoi sogni c’è quello di andare a vivere a Mosca.